Brillo#15 parla di come il nostro modo di vivere si sia evoluto nel tempo, complice il Covid-19 ma forse ancor di più la riaffiorata consapevolezza del proprio valore esistenziale.

È riemerso per tutti ciò che forse sarebbe dovuto essere ovvio da sempre: la necessità di vivere una vita emotivamente appagante, non prettamente funzionale alla sfera lavorativa.

Ci siamo convinti un po’ alla volta di quanto la casa, i nostri spazi, siano diventati un’estensione del nostro essere, inteso come essenza ed esistenza.

La casa è in qualche modo diventata l’involucro della nostra più autentica intimità: non è semplicemente un luogo, ma uno spazio dell’anima.

È dove tornare, dove scegliere di rimanere il tempo sufficiente per riconoscersi.

Casa è un rifugio, un posto dove fermarsi per prendere fiato, un perimetro emotivo entro il quale scrivere un pezzo della propria storia.

In questo numero molteplici sono le prospettive che vengono esplorate: dai principi energetici del Feng Shui ai concetti contrapposti di home/house, dal “tempo di qualità” all’interior design a misura d’uomo, dallo slow living di Italy Segreta al design inconfondibile di Flos.

Protagoniste indiscusse saranno come sempre le illustrazioni, in questo caso di artisti come Oqui Paratz, iabyia, Carlo Stanga e molti altri provenienti da tutto il mondo.